PRIMA REGOLA DELLA QUARANTENA (COI BAMBINI): TIENILI IMPEGNATI MA MOLLALI!

Fa impressione come il tempo, questi ultimi due mesi, sia scivolato tra le mani di tutti. Per chi ha lavorato e per chi lo ha fatto il doppio, per chi si è fermato e per chi invece non è riuscito a stare fermo, per i single che hanno dovuto affrontare un periodo di reclusione e solitudine e per i genitori che, per quella solitudine -ogni tanto-, avrebbero scambiato pure l’ultima bustina di lievito. Per tutti il tempo è volato. E’ cambiato. Se prima il problema era che non ne avevamo mai abbastanza, di tempo, ora è esattamente il contrario. Ma, anche in questa nuova condizione, ho la sensazione che stia scorrendo comunque troppo veloce.

Uno dei primi scogli insormontabili legati alla convivenza stretta e forzata è stato “come impiegare il tempo dei bambini”. Sono sempre stata fervida sostenitrice del gioco libero, ma per tutti: bambini e genitori. Credo che i bimbi abbiano bisogno di giocare da soli, di fare e sperimentare con ciò che hanno a disposizione senza “troppe cose”: giochi, cianfrusaglie, cose appunto. E credo davvero che abbiano anche bisogno dei loro spazi, come noi dei nostri. Ci sono momenti per giocare insieme e momenti in cui, smartworking docet, ognuno deve riuscire a trascorrere del tempo in autonomia.

In questo periodo di quarantena (che dura dal lontano 13 febbraio per noi: “grazie tempismo dell’influenza stagionale, grazie!”) sono state tante le occasioni in cui il tempo da dedicare al lavoro coincideva con il tempo del gioco che reclamava Anita. Per non soccombere, per non ridurmi a lavorare la sera (anche se a volte è accaduto ovviamente), per non rischiare di impazzire ho consolidato la mia convinzione riguardo al gioco autonomo. Responsabilizzarla, darle dei compiti ben precisi e -ai suoi occhi- molto importanti e “da grandi”, lasciare che -in sicurezza- riuscisse a gestire tempi, spazi e attività senza per forza il mio aiuto è stata la svolta.

Non ho competenze in materia, non sono nè un’educatrice nè altro. Sono una mamma che ha bisogno del suo spazio e del suo tempo ma che non vuole lasciare la sua bimba davanti alla tv (in casi estremi è successo, ovvio, però se posso evito!): preferisco che impieghi il suo tempo a fare (o non fare) cose che partono dalla semplicità del gioco, attività in cui si deve concentrare per vedere il risultato finale ed essere quindi soddisfatta dello sforzo perchè solo così acquisisce più valore anche il gioco.

Quindi niente, fidatevi dei bimbi, date loro dei compiti e delle attività che possono svolgere anche da soli, curate l’ambiente assicurandovi che non sia pericoloso e che non possano fare grandi disastri e poi….mollateli! Vi sorprenderanno!!

Esempi?

Artisti: colorare con gli acquarelli è un passatempo pazzesco per i bambini! C’è l’acqua -graaaande amica di tutti i piccoletti- ci sono i colori -lavabilissimissimi- si possono colorare le uova sode (anche dopo la Pasqua raga) e tutte le superfici che avete: fogli, scatoloni, tovaglioli (che tanto poi si lava tutto!!, pasta per fare delle bellissime collane….La concentrazione che avranno i bimbi vi lascerà di stucco!

Sous-Chef: coinvolgeteli e dategli compiti semplici ma di grande importanza per il sostentamento di tutta la famiglia. Sgranare i piselli e le fave ad esempio sono un ottimo inizio! Poi peleranno le patate e le carote mentre voi cucinate lì a fianco, poi useranno le fruste elettriche e voi potrete continuare a preparare il resto del pranzo senza dover urlare da una parte all’altra di casa per accertarvi che nulla sia esploso nel frattempo…

Ingegneri: grande classicone educativo che fa sempre la sua figura. Vasi, vasetti, contenitori, barattoli riempiti di pasta o semi (o quello che avete in casa).

Stregoni: chi di noi non ha mai preparato pozioni magiche pazzesche? Quegli intrugli di dubbia provenienza con quello che si trovava in cortile? Terra, erba, povere formiche morte, petali…vero, in cortile non si può andare? Ma quando mamma o papà scendono a buttare la spazzatura potrebbero fare incetta di “ingredienti segreti” da lasciare a disposizione di maghi e maghesse (come le chiama Anita): sul terrazzo, nella vasca da bagno, su una tovaglia cerata che poi si pulisce…

Organizzatori di eventi: grandi ricevimenti a corte in questi giorni da noi. Invitati tutti: pupazzi, nonni, amici di scuola, del nido, del parco…e poi genitori, personaggi di cartoni animati. Tutti a casa nostra! Ci sono tavole imbandite in salotto, con il servizio “buono” e pietanze prelibate. La prossima volta chiedo di aggiungere un posto anche per voi, ok? Chiudiamo un occhio sull’ordine impeccabile di casa in questi momenti: chiediamo e calchiamo la mano sul sistemare tutto una volta finito ma lasciamo che possano giocare con la loro fantasia con quello che abbiamo a disposizione.

La cosa importante, però, è lasciarli liberi: non di fare ciò che vogliono ma di giocare! Secondo le loro regole (siamo mica maghi noi?!), i loro tempi (ben 10 minuti per lato di ogni uovo? Meglio!) e i loro modi.

E nel frattempo noi, che li guardiamo con un occhio e con l’altro cerchiamo di lavorare, impariamo a sorprenderci dei nostri piccoletti e a fidarci di loro.

PS: ci vuole taaaanta pazienza, tantissima e non è certo un periodo facile per nessuno questo ma siamo fortunati, i bambini ci riescono a strappare un sorriso ogni giorno!

Ciao. Buona giornata! M.

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